annibalCaro



Ricordo di Franco Concetti, attento custode di vetuste memorie patrie.


di Alvise Manni

 

Sabato 19 Dicembre 2009, nel cuore della notte, è tornato alla casa del Padre l'amico Franco Concetti, illustre personaggio di Civitanova Marche, instancabile storico e valente poeta in vernacolo. Qui era nato il 28 Maggio 1928 ed aveva poi intrapreso gli studi di ragioneria. Per alcuni decenni è stato attivamente impegnato nella vita politica cittadina in seno al Consiglio Comunale.

Sono stato suo dirimpettaio casa per circa quindici anni, da quando - nel 1985 - venni ad abitare a Civitanova Alta venendo dal Porto. Naturalmente solo in seguito ci siamo conosciuti meglio e perciò frequentati, uniti inizialmente dal ricordo della figura di mio padre e soprattutto dalla comune passione per la storia locale. Nell'ultimo decennio avevamo intensificato di molto i contatti per questioni storiografiche civitanovesi, con alcuni progetti culturali rimasti, purtroppo, in parte nel cassetto. Nel febbraio del 2007 ho avuto l'onore di presentare la sua ultima fatica editoriale "Storia, vetustà, graffiti, uomini illustri. Vernacolo di Civitanova Marche", che racchiude in un certo senso la silloge dei suoi studi e la sua poetica e mi piace qui ripresentare la sua "Confessione", premessa al volume (una sorta di testamento spirituale).   

Copertina del libro di Franco Concetti
Confessione, tratta dal libro di Franco Concetti, pag. 9 con edica ad Alvise Manni

 

Confessione


Da che è nato questo grande affetto, questo sublime sentimento che provo per Civitanova? Dal primo vagito nella culla del mio lontano primo giorno di vita, dai miei genitori, dai miei nonni, dai miei antenati tutti civitanovesi.
È nato dalla mia triste infanzia, dalla mia difficile giovinezza, dalle estati al mare da Annetta, dalle passeggiate alle mura, al Pincio, al Beldiletto, alle Grazie, alle Ville Conti, Graziani, Sabatucci, Bonaparte, dagli amici che si univano a me per lo sport,  per le ragazze,  per la scuola,  per i modesti  divertimenti.
È nato dalle scorribande nelle strette strade e nei vicoli odorosi della Città Alta, nelle grandi vie del Porto ove una spiaggia con donne poco vestite era la nostra attrattiva.
E nato dall'interesse per tutto ciò che sapeva di vernacolo, di monumenti, di antichi palazzi, di storia e graffiti civitanovesi.
Civitanova Patria mia: pochi se ne accorgono e a quasi nessuno importa, ma nelle tue case e sopra i selciati c 'è la storia della mia vita, quella di un tuo figlio che, facendosi conoscere, ha saputo crearsi gioie e tristezze, soddisfazioni e amarezze, amici e non amici come vuole la vita che è fatta così.

                                                                                      
Franco Concetti

 

Sempre nel 2007, in Giugno, al Convegno maceratese per i 500 anni dalla Nascita di Annibale Caro, abbiamo avuto il piacere di ascoltare la sua ultima relazione pubblica, dedicata alla sua importante scoperta prosopografica intorno a Celanzia Centofiorini, madre dimenticata del Poeta; e proprio giusto tre mesi fa circa ho avuto la grande soddisfazione di consegnargli in mano, praticamente in anteprima assoluta e freschissima di stampa, una copia degli Atti di quel simposio scientifico. Ieri al suo funerale c'era molta gente e tutti erano commossi e rattristati: mi auguro che il suo esempio possa essere imitato e la sua opera portata avanti con altrettanta passione ed impegno.

Civitanova Marche, lunedì 21 Dicembre 2009.

 

Coperina del libro

 

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